VIAREGGIO. “Non convincono le manovre in corso tra Sea Ambiente e Sea Risorse.” A manifestare le proprie perplessità sono Michele Massari della Funzione Pubblica della Cgil, Antonio Andreozzi di Uiltrasporti e Filippo Ferrari di Fiadel.

“Nell’incontro, richiesto dalle organizzazioni sindacali dopo il rincorrersi delle voci, Sea Ambiente ha confermato la volontà di procedere al ‘distacco di personale’ presso Sea Risorse.

“I lavoratori interessati, sette-otto unità, sono quelli addetti a funzioni attualmente in ‘service’ tra Sea Ambiente e Sea Risorse quali l’ufficio legale, l’ufficio acquisti, il centralino, il protocollo e già si vocifera dell’officina.

“Attualmente, i servizi di cui sopra sono prestati da Sea Ambiente e Sea Risorse dietro pagamento di fatture.

“Le organizzazioni sindacali hanno chiesto di sospendere l’operazione pretendendo soprattutto chiarezza. Per tutta risposta l’azienda pare voglia procedere per conto proprio scavalcando il confronto con i sindacati.

“Infatti, nel Consiglio di Amministrazione del 29 marzo, si sarebbe proceduto a deliberare la manovra senza preoccuparsi di fare un percorso condiviso con le rappresentanze sindacali. In particolare, esprimiamo forti dubbi sulla sostenibilità economica dell’operazione visto che l’azienda di minori dimensioni assorbirebbe personale e attività, dall’azienda di maggiori dimensioni.

“A nostro parere, fino ad oggi, non vi sono sufficienti, giustificate e giustificabili condizioni economiche per una operazione del genere. Oltretutto, si prendono decisioni sull’assetto aziendale in un momento di complesso passaggio verso Reti Ambiente: la nuova società pubblica dell’ex Ato Costa, che dovrà assorbire oltre un migliaio di dipendenti quale aggiudicataria dei servizi di raccolta, spazzamento, raccolta differenza e trattamento dei rifiuti da Livorno a Massa Carrara, che dovrebbe avvenire prima del 2017, data in cui il partner privato di Sea Ambiente conclude il suo contratto con l’azienda.

“A ciò bisogna aggiungere il fatto che potrebbero essere vanificati i contratti in house e quindi coinvolgere anche la Sea Risorse , che dovrebbe assorbire il personale.

“A che scopo, quindi, svuotare oggi l’azienda di funzioni ovviamente indispensabili per il buon andamento della stessa? Il sindacato chiede una sospensione per fare, insieme all’azienda, un percorso di assoluta chiarezza e trasparenza su queste manovre che, apparentemente, non hanno nessuna finalità concreta se non creare turbativa nel personale in una fase difficile per i passaggi previsti a Reti Ambiente e per le difficoltà complessive delle politiche di igiene ambientale in Versilia.

“L’invito delle rappresentanze sindacali è quello di raffreddare immediatamente i movimenti, confermati anche dalla direzione di Sea Risorse e di voler costituire un tavolo per dare la maggiore sicurezza e garanzia possibili ai lavoratori su certe decisioni.

“Vogliamo informare correttamente i lavoratori ed evitare che vengano imposte scelte che di qui a poco tempo potrebbero rivelarsi sbagliate.

2Se l’azienda non recederà, e si sottrarrà ad una trattativa seria, come organizzazioni sindacali valuteremo di ricorrere al Prefetto di Lucca per informarlo della situazione ed aprire lo stato di agitazione aziendale.”

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